IL FUTURO DEL COLLE
BELLUNO - La legge sul Nevegàl del consigliere regionale leghista, Franco Gidoni divide il Partito democratico. Da un lato i consiglieri lagunari dall'altro i componenti del Circolo castionese. Fra tutti il referente al Colle, Quinto Piol. Letta la notizia che, dalla legge, durante l'iter nelle varie commissioni regionali, il consigliere Bruno Pigozzo dei dem regionale, ha chiesto di togliere il riferimento al Nevegàl è trasalito sulla sedia. «Quello che dice Gidoni a me risulta in buona parte vero spiega Piol - sul piano politico mi ha fatto infuriare ancora di più!»
LA REPLICA
Un'uscita che ha suscitato una replica dai diretti interessati, i consiglieri regionali del Pd, infatti hanno esortato a non polemizzare: «Il Pd vuole una legge inattaccabile per evitare azioni impugnative». Sul Nevegal, scrivono il consigliere Bruno Pigozzo e il capogruppo Pd, Stefano Fracasso «c'è una polemica senza senso: se non vogliamo che la legge venga impugnata e abbattuta è bene darle un'impostazione di carattere generale. Deve essere inattaccabile e per questo abbiamo concordato di togliere nella legge il riferimento diretto al Colle. Noi siamo al lavoro per trovare soluzioni che diano risposte a problemi veri proseguono -, ci dispiace che chi governa attacchi in modo strumentale e miope, facendo uno scaricabarile che semplicemente non esiste». La proposta di legge Gidoni, la numero 487 mira all'istituzione del fondo per il settore degli impianti a fune e per la valorizzazione delle aree sciabili attrezzate in zone montane. L'esponente del Carroccio ha additato il gruppo dem, per l'eliminazione del riferimento al Nevegal, all'interno del progetto di legge, deciso in Sesta commissione martedì. «È stata una scelta unanime, un'intesa trasversale per garantire la correttezza della legge che d'accordo con lo stesso Gidoni. Con questa impostazione siamo certi di poter dar seguito agli impegni previsti dalla legge. Ci sarà un bando a cui parteciperanno anche i gestori del Nevegal, e quando il Pdl n. 487 arriverà in aula, siamo d'accordo nel presentare un ordine del giorno per sollecitare la Giunta a fare il bando in tempi brevissimi, poiché c'è la priorità del Nevegal», concludono Stefano Fracasso e Bruno Pigozzo. Quinto Piol non è sembrato del tutto soddisfatto: «è un primo chiarimento, ma non è sufficiente». Ad ogni modo, fa sapere Piol, «i 12 milioni promessi non ci sono». Il consigliere Franco Gidoni aveva riferito che «i 12 milioni sono stati parcheggiati nella legge degli impianti a fune, visto le lungaggini del Comune. La società che si aggiudicherà gli impianti potrà partecipare al bando».
LAVORI IN CORSO
Nel frattempo il 18 giugno aprirà i battenti l'info point del piazzale del Nevegàl. Nei giorni scorsi, inoltre, l'assessore ai Lavori pubblici Biagio Giannone ha comunicato che, come richiesto dal signor «Gino Luigi Lo Bartolo, che a maggio chiedeva la pulizia di Col Canil, che la società Alpe del Nevegàl ha provveduto. Il direttore della srl, Piero Casagrande ci ha comunicato che sono state portate a termine le operazioni di rimozione dei rifiuti presenti nell'area della società. Il direttore chiude Giannone ci ha fatto sapere anche che eventuali nuovi inerti ritrovati sulla proprietà sarebbero stati oggetto di segnalazione al comune».
Federica Fant - Il Gazzettino
