IN ATTESA
BELLUNO - La Commissione Nevegal è (quasi) sciolta. Il gruppo nato in seno al Consiglio comunale per discutere e proporre idee utili al rilancio del Colle è senza una gamba. Di sei consiglieri ieri in sede di assemblea se ne sono dimessi tre, quelli di minoranza. Da qui la decisione di congelare la questione fino al prossimo incontro e decidere il da farsi. L'occasione è stata la necessità di sostituire la presidente della Commissione, Maria Filippin consigliera dimissionaria della Lega, al momento di avanzare le proposte la minoranza ha preso parola attraverso Franco Roccon e c'è stato il colpo di scena. «Questo peregrinare della Commissione Nevegal oggi trova riscontro con la sostituzione di un suo componente ha dichiarato -. Non è mai piaciuta al sindaco Massaro. Alla luce di questo una parte della minoranza ha voluto fare una grande riflessione e tirare una riga. Io e gli altri consiglieri di opposizione assegniamo le dimissioni perché l'organo è poco valutato dalla maggioranza. Perciò non indicheremo nessuno in sostituzione di Filippin». Pierenrico Lecis, consigliere di maggioranza interno alla Commissione, non ha fatto segreto del suo sollievo. «Per me doveva ascoltare il territorio e avere un ruolo propositivo ha detto -, ne dovevano uscire proposte ma così non è stato. Non possiamo che decretare il fallimento della Commissione, non ha portato a compimento il suo scopo». Mancano i passaggi tecnici e l'ufficialità, sembra che l'organo abbia fatto il suo tempo e non ci siano rimpianti. Ha trovato d'accordo tutti l'ordine del giorno del consigliere Fabio Rufus Bristot in merito al ripristino dell'elisoccorso notturno. Il documento da mandato al Comune di prodigarsi per sollecitare Usl e Regione a riprendere in mano la partita e di assicurare al bellunese assistenza sanitaria anche dopo il tramonto.
Alessia Trentin - Il Gazzettino

News
