LA CERIMONIA
BELLUNO È stato inaugurato ieri mattina il balcone Unesco del Nevegàl, a Faverghera, l'unico al di fuori del perimetro delle Dolomiti Unesco, ma dal quale è possibile volgere lo sguardo dai Monti pallidi alla laguna fino alle colline del Prosecco. Un dono che la Fondazione Unesco ha voluto fare alla provincia di Belluno.
LA MEMORIA
Il presidente della Provincia, Roberto Padrin, ci ha tenuto a ringraziare l'amministrazione provinciale del compianto Sergio Reolon, che ha avviato e condotto i lavori per il riconoscimento Unesco delle Dolomiti, ha sottolineato in particolar modo il merito all'ex assessore Irma Visalli (battezzata lady Unesco, in provincia) e a Quinti Piol, all'epoca assessore a Palazzo Piloni, ieri sul Colle. Al taglio del nastro erano presenti anche il presidente e il direttore della Fondazione Dolomiti Unesco, il sindaco del capoluogo, il presidente del Parco nazionale Dolomiti Bellunesi, il presidente del Fondo Comuni Confinanti e il Cai Veneto. «Con l'inaugurazione di oggi concretizziamo un lavoro che è partito da lontano, dal riconoscimento delle Dolomiti a patrimonio dell'umanità, fortemente voluto dall'amministrazione provinciale di Sergio Reolon», ha ricordato Padrin.
IL SINDACO
Gli ha fatto eco il sindaco di Belluno, Jacopo Massaro: «Siamo l'unico Comune capoluogo ad avere all'interno del territorio comunale un sito delle Dolomiti Unesco e adesso anche un balcone panoramico. Il Nevegal è un colle stupendo ed è tale per l'ambiente naturale che lo circonda; per questo dobbiamo ragionare in chiave di attenzione ambientale e paesaggistica». Parole che hanno risvegliato considerazioni del consigliere comunale di opposizione, Franco Roccon (Civiltà bellunese Liga veneta repubblica): «Se si interpretano bene le sue parole si capisce che il sito andrebbe raggiunto solo a piedi, mettendo così una pietra sopra alla seggiovia». A Palazzo Rosso, intanto, proseguono i lavori per capire come e con che formula acquisire gli impianti di risalita per poi darli in gestione tramite gara. La terrazza è a quota 1.550 metri ed è costituita da un semicerchio metallico. Il visitatore può osservare il panorama e contemporaneamente leggere i nomi delle creste intorno. Gli altri due siti simili si trovano sul Monte Rite (Cibiana e Valle di Cadore) e sul Monte Agudo (Auronzo).
Federica Fant - Il Gazzettino

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