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Il Gazzettino
Nevegal: impianti sotto la lente, ma quadro favorevole

IL PROGETTO
BELLUNO La data da segnare sul calendario è quella del 20 dicembre: sarà l'ultima domenica prima di Natale, ma per il Nevegal potrebbe coincidere con il rilancio del turismo sul colle dopo il black out estivo per il fermo della seggiovia.

LA CORSA
La nuova società guidata da Massimo Slaviero, presidente di Unifarco che nei giorni scorsi ha siglato il preliminare d'acquisto degli impianti di risalita da Alpe del Nevegal, ha ingaggiato una vera e propria lotta contro il tempo e non solo dal punto di vista meteorologico: in questi giorni i tecnici stanno eseguendo una serie di sopralluoghi sugli impianti per verificare lo stato dell'arte, ovvero la possibilità di rimettere in moto la seggiovia. «Per ora -spiega Slaviero- la situazione che si sta delineando è meno grave di quello che ci aspettavamo, forse riusciamo a farcela per Natale». Anche l'impianto di innevamento artificiale non evidenzia grandi problemi, ma perchè entri in funzione serve una condizione che Slaviero e nessun altro al mondo può garantire, ovvero la discesa delle temperature. Ecco la seconda parte dell'incognita tempo in senso meteo. La verifica in corso è limitata per ora dal fatto che manca la corrente e quindi non è stato possibile smontare i seggiolini per accertarne le condizioni. Anche la fune che potrebbe essere stata danneggiata da un fulmine rappresenta un grosso interrogativo cui si potrà rispondere solo se l'impianto verrà rifornito di energia elettrica.

ALL'ORIZZONTE
Questo passaggio è previsto nei prossimi giorni, una volta sostitutite le centraline esistenti. Poi il programma potrebbe proseguire secondo i piani, ferma restando la possibilità di usare la fune esistente. Al contrario, doverla sostituire comporterebbe un allungamento dei tempi che allontanerebbe la data del 20 come fine dei lavori e il via libera agli sciatori. «L'obiettivo minimo -sottolinea Slavbiero- resta aprire comunque per Natale lo skilift e la Coca Bassa con innevamento artificiale da avviare una decina di giorni prima, se nevicherà apriremo anche la Coca Alta». L'altro inquietante punto di domanda è quello legato alla situazione covid, difficile da prevedere tra poco più di un mese, anche se le misure adottate in queste settimane potrebbero rivelarsi preziose per abbassare la curva epidemica ed allentare le restrizioni.

G.L. - Il Gazzettino

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